Dopo che il gas fossile è stato immesso nella rete di gasdotti, per poter essere diffuso deve essere “spinto” attraverso le infrastrutture. Le centrali di compressione si occupano proprio di regolare i flussi di gas nei gasdotti. In Italia se ne contano 13 sparse in tutta la penisola con ogni impianto che occupa in media una superficie di 10-13 ettari. Una nuova centrale di compressione è invece programmata a Sulmona lungo quello che dovrebbe passare il tracciato della Dorsale Adriatica SNAM.
In base al punto della filiera e alla funzione che svolgono, le emissioni di metano possono essere legate a perdite, dispositivi pneumatici, compressori, serbatoi e casi di venting. In Italia sono state documentate diverse emissioni di metano in impianti di compressione. Particolare attenzione, per esempio, è stata dedicata alla Centrale di Melizzano nel quale Legambiente e CATF a febbraio 2023 hanno trovato circa 30 punti di emissione tra perdite e casi di venting.